CIV Stk 600: Andrea Tucci, profilo da leader

Alla viglia dell’ultimo week end del CIV al Mugello, andiamo a conoscere uno dei protagonisti del CIV di quest’anno, parliamo di Andrea Tucci attualmente primo in Classifica nella categoria stock 600. 

Andrea arriva da un 7° posto assoluto – lo scorso anno nel trofeo Honda CBR 600 – e si trova ora primo in Classifica in quella che è da sempre considerata la categoria di lancio per i giovani che intendono approdare alle categorie superiori; europee e mondiali. 

Un salto importante dunque, dal Trofeo alla vetta di una Classifica di un Campionato Italiano. Di Andrea ne stiamo apprezzando le splendide prestazioni sui tracciati e nel contempo se si gira sul web si può di certo leggere delle sue prove agonistiche.

Andrea, non ti farò la solita domanda, “cosa provi prima della gara”…. andrò su qualcosa di piu diretto:

– In una delle 2 gare di Vallelunga ad un certo punto, quando dopo un lungo lavoro riesci a prendere la testa della gara, ti vediamo cedere la tua posizione ad un compagno. Il gesto (regole a parte), fatto in quel momento sa di un forte senso di rispetto verso i tuoi avversari. Un grande fair play che forse, alcune volte in uno sport dove conta il millesimo di secondo, potrebbe diventare scomodo. 

Si, diciamo che in quel momento, quando mancavano due giri, ho preferito stare dietro e studiare il mio avversario in vista dell’ultimo giro. Nella nostra categoria è fondamentale non lasciare nulla al caso ed essere pronti un istante prima delle ultime curve. Prima di una gara sono sempre  teso, ma allo stesso tempo molto determinato. Pochi minuti prima della partenza tendo a isolarmi un po’, così riesco a  trovare la massima concentrazione e a caricarmi per dare il massimo.

 – Lo sport in generale vive di questi valori (almeno così dovrebbe essere, sempre), giochi di squadra, gioco pulito e leale sono le principali caratteristiche di un atleta. Nel motociclismo è difficile vedere un compagno che fa passare l’altro davanti, anzi… carenate a non finire per passare avanti. Tu praticamente corri da sempre. Da dove viene questo tuo senso di lealtà? 

Io credo che in pista ci vuole sempre grande rispetto, tutti vogliono vincere e danno sempre il massimo, come è giusto che sia, ma comunque sia andata la gara quando si è dato il cento per cento bisogna sempre stringere la mano all’avversario.

 – Sei così anche nella vita di tutti i giorni? 

Credo di si.. in un certo senso credo che la gara si può paragonare un po’ alla vita di tutti i giorni, tutti vogliono raggiungere degli obiettivi, più o meno importanti….L’importante è dare il meglio di se per raggiungerli rispettando sempre anche gli altri.

Quali sono i tuoi punti fermi nel weekend di gara, o meglio: sei tranquillo se.. ? Oppure sei “libero” da riti pre-gara?

Diciamo che si è sempre più tranquilli quando le cose vanno bene, purtroppo però non sempre è così. In genere sono sempre molto calmo, non credo tanto ai riti pre-gara, quando scendo in pista do il massimo, conoscendo il mio potenziale anche se nel nostro sport la fortuna  ha un ruolo fondamentale.

 – Nel weekend di Imola, a meno di un’ora dalla partenza di una gara molto  importante (avevi conquistato la leaderschip nel Campionato e dovevi confermarla),  eri sulla soglia della porta del box di fianco a tuo padre e alla tua moto rigorosamente coperta, e dormivi… forse… i tuoi occhi erano coperti dal tuo cappello. E’ in quel momento che trovi la concentrazione, mentre papà con gli occhi vispi e attenti ti protegge dai mille rumori del paddock? 

Fin da bambino prima della gara ho sempre dormito un po’ vicino alla moto e a mio padre che lavorava, è un modo per rilassarmi e scaricare un po’ la tensione della gara.

Due domande relative alla stagione corrente sono d’obbligo: 

– Manca pochissimo alla fine del Campionato e sono in arrivo per te due gare molto importanti, sei primo in Classifica con un distacco di 10 punti da Morrentino. Sei pronto? 

Sono prontissimo, non vedo l’ora che arrivi il weekend del Mugello per mettere a frutto il lavoro di tutta la stagione. 10 punti non sono tanti visto che ci sono due gare da disputare, ma abbiamo fatto un bel lavoro e vogliamo solo vincere.

– Tornando indietro di qualche mese,  pensavi di vivere una stagione così intensa e importante, considerando anche il fatto che corri con un Team costruito su misura per affrontare questa stagione e gestito completamente dalla tua famiglia? 

Io ero convinto di potermi giocare il campionato, sicuramente non era facile, ma sapendo che avevo al mio fianco persone di fiducia che danno il massimo tutti i giorni per mettermi a disposizione il meglio era “d’obbligo” fare bene. Comunque vada l’ultima gara voglio ringraziare sponsor, squadra e soprattutto la mia famiglia per tutto lo sforzo e i sacrifici che fanno per me!!