Campioni 2011: Supersport, parla Dionisi

Tra due settimane sarà il suo compleanno. A 28 anni, Ilario Dionisi, avrà un bel pò di motivi per stappare lo spumante. Il primo brindisi della serata, l’ennesimo di questo novembre, lo farà alla vittoria del campionato italiano Supersport e il secondo, ben più importante, lo farà con la compagna Valentina alla nascita di sua figlia Emma, che verrà al mondo nei prossimi giorni.

In famiglia sono tutti in fermento per il prossimo “lieto evento” ma lui riesce a staccarsi dieci minuti dall’ansia dell’attesa per parlare della sua stagione trionfale. “E’ iniziata alla grande, con tre vittoria su tre gare – dice Ilario – me l’aspettavo un inizio così perché nei test pre-campionato eravamo andati davvero forte. Il primo posto di Misano mi ha dato una bella carica ma a Monza, dove ho battuto un rientrante Tamburini, ho capito che avrei avuto l’occasione di vincere”. Il momento della consapevolezza però è arrivato solo a Vallelunga, al termine di una gara difficile arrivata dopo la disfatta del Mugello. “Mi sarebbe piaciuto festeggiare il titolo sulla pista di casa e vincere sul mio circuito ma con la caduta del Mugello mi sono complicato la vita da solo e quindi ho dovuto correre con accortezza e con un occhio in più alla classifica. Sul “Piero Taruffi” ho avuto qualche problema di troppo con il cambio e così piuttosto che rischiare ho preferito accontentarmi e rimandare i festeggiamenti all’ultima gara. Certo, se non fossi riuscito a vincere questo titolo, dopo la sfortuna del 2010, avrei attaccato il casco al chiodo”.

Scherza, Ilario, che due anni fa perse il titolo della Supersport per soli quattro punti a causa della sua “allergia” all’asfalto bagnato dopo due gare condizionate dal meteo davvero difficile. Quest’anno, invece, è andata bene e gran parte del merito va alla sua squadra, la Scuderia Improve, che tra gli altri ha avuto il merito di supportarlo e stimolarlo fino all’ultima curva dell’ultimo round. “Loro sono fantastici – continua Dionisi – sono una realtà relativamente piccola, hanno anche un concessionario da mandare avanti e sappiamo tutti che in questo periodo non è così semplice eppure mi sono sempre stati vicini. Mi chiamano ogni settimana per sapere come va, per raccontarmi le ultime novità del nostro mondo e per spingermi a dare sempre il meglio. Contro i loro interessi, hanno cercato spesso di trovarmi una guida per il mondiale e della loro onestà, della dedizione e dei grandi sacrifici gliene sarò sempre grato”.

E’ soddisfatto di ciò che ha raggiunto, Ilario, che però non si accontenta. Il prossimo anno difenderà il titolo tricolore, sempre in sella alla Honda della Scuderia Improve. “E’ una moto equilibrata – rivela il campione di Borgo Santa Maria – appena salito in sella l’ho sentita subito mia. Non ho mai provato la Kawasaki e la Yamaha quindi non posso paragonarla alle altre ma so che, anche se le manca qualche cavallo, la mia CBR è perfetta. E poi una moto troppo potente, in certi casi e dal punto di vista dell’equilibrio della messa a punto, può rivelarsi anche uno svantaggio. Con lei e con Improve andrò all’attacco del titolo 2012 e farò anche i round italiani del mondiale. Se non addirittura tutto…”