Boscoscuro: in FIM Cup con il sogno Moto 2

Indicato come uno dei talenti emergenti del panorama italiano, Andrea Boscoscuro a soli 21 anni ha già scritto il suo nome nei primi posti di molte classifiche dei Campionati delle derivate di serie. Schierato dal Team All Service System by QDP nella FIM Cup Superstock 1000 e nel CIV ha esordito a Silverstone con i colori del Team segratese. Mancano poche gare al termine della stagione ma Andrea sfodera il suo carattere determinato e ci racconta come affronterà i prossimi impegni. Cullando il desiderio di correre in Moto2.

Dopo un fantastico 2009 nella Stock 600, quest’anno hai deciso di provare a confrontarti nella Superstock 1000 con il Team All Service System by QDP. Quali sono state le prime impressioni in sella alla Honda CBR1000RR?

La prima impressione positiva che ho avuto è la guidabilità molto buona dell’avantreno che è molto simile a quella del 600. La potenza del motore invece è …molta di più e bisogna imparare a dosarla ma rende “il gioco” più divertente. Nel complesso la CBR1000RR è sincera, intuitiva e da confidenza. I test di settimana scorsa che abbiamo svolto a Misano confermano che le potenzialità per fare bene ci sono. Abbiamo girato veloce e costante, utilizzando sempre gomme usate e con molto traffico in pista. Sono soddisfatto e pronto per affrontare il Nurburgring”.

Hai affrontato la prima tua gara a Silverstone senza avere mai provato la moto e con un Team nuovo, tutto da conoscere. I risultati sono stati positivi e sempre in continuo miglioramento. Ora affronterai il tracciato del Nurburgring che conosci bene. Quali sono le tue aspettative?

Tutto dipenderà dal primo turno di prove, se lavoreremo bene e saremo subito veloci tra i primi vorrei puntare al podio. A Imola e Magny Cours qualcosa di più di un podio…!  Marco (Bussolotti ndr) ha già dimostrato che si può fare e il team ha il potenziale per fare un buon lavoro. Mancano pochi giorni e poi vedremo”.

Quanto conta per raggiungere buoni risultati in pista, l’armonia nel team e la confidenza con i meccanici? Basta avere una moto competitiva per ambire alla vittoria?

L’armonia tra il pilota, il team e i meccanici è fondamentale per raggiungere risultati importanti. Se il clima è buono e i rapporti di fiducia anche con una moto non al top si possono raccogliere lo stesso punti “pesanti”. Invece se si dispone di una moto performante ma con il team i rapporti sono tesi, difficilmente il pilota poi renderà al massimo e la moto sarà al meglio della sua messa a punto. Nonostante abbiamo partecipato ad una sola gara e il nostro rapporto sia acerbo, con il Team All Service System by QDP ho un ottimo feeling. I meccanici lavorano sodo, senza risparmiarsi e sono sempre disponibili. Poi fuori dai momenti di lavoro si scherza in un clima disteso. Ho trovato un ambiente sereno e professionale”.

La FIM Cup è stato un impegno sportivo un po’ inaspettato. Tu avresti voluto correre in Moto2 fin da quest’anno. Ci sono già dei programmi  per il 2011? Ti attira la nuova sfida nella Superstock 1000?

Non ho mai nascosto che il mio sogno è approdare in Moto2, un Campionato che sono certo si addice al mio stile di guida. Quest’anno sto provando la nuova esperienza della FIM Cup che comunque mi piace e per le ultime gare voglio ottenere buoni risultati. Ora devo pensare a finire bene questa stagione e per l’anno prossimo ne riparleremo a fine campionato”.