Borciani: “Correre il CIV in sella all’Aprilia sarebbe fantastico”

Ha compiuto da poco 34 anni, ha un team del mondiale da mandare avanti, sponsor da contattare e un’organizzazione da seguire quotidianamente ma di ritiro non vuole proprio sentirne parlare.

A Marco Borciani brucia ancora quel titolo italiano della Superbike perso ad ottobre al Mugello a causa di un banale inconveniente tecnico sulla sua Ducati 1098. Un problema che l’ha costretto al ritiro e che ha spianato la strada verso la vittoria al suo diretto rivale, Norino Brignola. “Ero pronto a giocarmelo fino all’ultima curva e invece mi sono dovuto ritirare dopo metà gara – dice il pilota-manager di Desenzano del Garda – ci sono rimasto male perché puntavo a fare tris dopo i titoli centrati nel 2006 e 2007. Per questo motivo cercherò di ripresentarmi in pista anche nel 2010… quel titolo voglio farlo di nuovo mio”.

Una vittoria, quella del tricolore Superbike, che gli è sfuggita anche a causa della scarsa preparazione fisica: è da sempre il vero tallone d’Achille della sua carriera e nel 2009 ha fatto la differenza in negativo, dato che nelle battute finali delle gare del CIV, Marco accusava la stanchezza ed in molti casi non riusciva a tenere il ritmo dei piloti di testa. “E’ sempre stato un mio difetto anche quando correvo a tempo pieno e ora, con tutte le cose che ci sono da fare per tenere in piedi il mio team, è anche peggio. Rimanendo concentrato tutto il giorno, quando stacco non ho più voglia di mettermi a lavorare sul fisico… ogni tanto passo una giornata sulle piste da sci ma dovrei essere più costante con la corsa a piedi e la piscina. Se riuscirò ad iscrivermi al CIV, il prossimo anno cercherò di mettermi sotto”.

In questi giorni sta definendo i programmi per il mondiale: la sua struttura si unirà con quella di Guandalini e potrebbe presentarsi alla Superbike iridata con l’Aprilia. “E’ il nostro primo obiettivo ma se non dovesse andare in porto continueremo a correre con la Ducati. La mia presenza al CIV? Chiusi gli accordi per il mondiale inizierò a pensare al tricolore… per ora manca il budget ma sono fiducioso. Correrlo in sella all’Aprilia sarebbe un sogno, la classica ciliegina sulla torta. Finché il fisico reggerà non mi ritirerò e quando inizierò a chiudere le gare del CIV a metà classifica lascerò il tricolore e continuerò a divertirmi nei trofei… magari sfidando il mio amico Nuccio Zerbo”.