5 domande a …. Manuel Poggiali

Nato a San Marino il 14.02.1983

Quello che ha vinto:
1 Mondiale 125 GP (2001)
1 Mondiale 250 GP (2003)

Cosa fa quest’anno: CIV Superbike con il Team Barni

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 1. Cosa ti ha spinto a tornare in pista lo scorso anno, dopo due titoli mondiali e una lunga assenza?
“La passione per le moto e l’adrenalina che ti regala la competizione agonistica. Nel  2010 sono tornato a girare in pista per puro divertimento. Tornando a frequentare i circuiti, ho avuto occasione d’incontrare delle persone di Michelin Italia e con loro è nata un’amicizia e anche l’idea di seguire lo sviluppo delle gomme. Il progetto mi è piaciuto subito perché, guardando al futuro, mi piacerebbe fare il collaudatore. Ho accettato questa sfida e lo scorso anno mi sono rimesso in gioco dopo 5 anni di assenza dalle competizioni”.

2. Come è stato tornare a correre nel CIV?
“Ho apprezzato moltissimo il format proposto dalla Federazione. Basta guardare alla stagione 2013: gare combattute e griglie di partenza con tanti piloti. Secondo me è una formula vincente. Nonostante siano anni difficili, è bello vedere starting list così affollate! Non solo, il calendario di 10 round concentrati in 5 weekend, oltre ai test, mi permette di conciliare l’attività di pista con il mio lavoro e anche questo è molto importante”.

3. Ora il passaggio al Team Barni, quali sono gli obiettivi per questo 2014?
“Sono molto contento di questo nuovo progetto e quest’anno punto a lottare per la vittoria in tutte le gare”. 

4. Hai pensato anche a qualche gara di Mondiale?
“Non nascondo che mi piacerebbe poter disputare qualche gara di Mondiale. Mi piacerebbe anche legarmi ad una azienda come la Michelin, per esempio, in qualità di collaudatore. Questa prospettiva mi permetterebbe di conciliare lavoro e passione”.  

5. Cosa consiglieresti ad un ragazzino che desidera diventare un pilota professionista?
“In base alla mia esperienza è fondamentale l’attitudine mentale che hai per poter arrivare a competere ai massimi livelli.  Avere una mentalità vincente è tutto, vale a dire il desiderio di migliorarsi sempre, di mettersi in gioco, avere “fame” di vincere. Questo è quello che mi ha spinto e motivato nella mia carriera e mi ha permesso di raggiungere obiettivi importanti. Per quanto riguarda il percorso, secondo me non c’è uno schema fisso. Io ho seguito tutte le tappe classiche, dalle minimoto alle moto da gran premio, eccetto la SP, ma ognuno ha la sua storia, basti pensare a Biaggi”.